Da oggi la trasparenza nella Pubblica Amministrazione non sarà più un labirinto di siti e sezioni sparse: tutti i dati soggetti a obbligo di pubblicazione saranno accessibili da un unico portale.
L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha lanciato la nuova piattaforma, sviluppata insieme al CNR con la soluzione open source TrasparenzAI, capace di raccogliere e organizzare in modo uniforme i dati delle 23.663 pubbliche amministrazioni italiane.
Perché è una svolta?
- Prima, ogni ente doveva gestire la propria sezione “Amministrazione Trasparente”: un modello frammentato, costoso e poco efficace.
- Oggi, grazie a strumenti avanzati di web crawling e web scraping, TrasparenzAI analizza in meno di 20 ore tutti i siti delle PA, verificando conformità e segnalando eventuali mancanze.
- Risultato: meno oneri per le amministrazioni (soprattutto quelle più piccole) e maggiore uniformità dei dati.
Cosa contiene la piattaforma?
Parte subito con alcune banche dati fondamentali:
- Banca dati nazionale ANAC dei contratti pubblici
- Banca dati dei servizi pubblici locali
- Dati sulle attestazioni OIV
- Banca dati ISTAT sulla popolazione residente
- Banca dati delle Amministrazioni Pubbliche (BDAP – MEF)
- Indice dei domicili digitali della PA e dei gestori di pubblici servizi.
Un beneficio per tutti
- Per i cittadini: accesso semplice e immediato a informazioni complete e comparabili.
- Per la PA: riduzione dei costi, standardizzazione dei formati, vigilanza automatica e supporto concreto alla gestione interna.
Come ha sottolineato il presidente del CNR Andrea Lenzi:
“La ricerca può tradursi in soluzioni concrete a beneficio delle istituzioni e dei cittadini. TrasparenzAI dimostra come sapere e innovazione possano rafforzare la qualità dell’azione amministrativa, semplificare i processi e accrescere la fiducia nelle istituzioni.”
In sintesi: la trasparenza non è più solo un obbligo normativo, ma diventa un’opportunità di innovazione e miglioramento.
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