Violazione del divieto di “pantouflage”: l’ANAC accerta la nullità del contratto e la sanzione per la società privata

Violazione del divieto di “pantouflage”: l’ANAC accerta la nullità del contratto e la sanzione per la società privata

5
(2)

Con la Delibera n. 369 del 1° ottobre 2025, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha accertato la violazione del divieto di pantouflage previsto dall’art. 53, comma 16-ter, del d.lgs. 165/2001 nei confronti di un ex dipendente comunale e della società privata che lo aveva assunto.

⚖️ 

La fattispecie concreta

Il caso trae origine da una segnalazione del RPCT di un Comune, che ha rilevato come un ex dipendente, già Responsabile di Settore, avesse:

  • firmato la determina di affidamento di un servizio triennale (2022–2025) alla società X;
  • rassegnato le dimissioni il 25 febbraio 2023;
  • e fosse stato assunto dalla stessa società privata due giorni dopo, il 27 febbraio 2023.

L’appalto in questione riguardava la manutenzione di impianti comunali, affidato proprio con un atto sottoscritto dal medesimo funzionario.

Il Comune, riscontrata la violazione, ha risolto il contratto con la società per violazione del patto di integrità e ha trasmesso la segnalazione ad ANAC.

🧩 

Il ragionamento di ANAC

L’Autorità ha ritenuto sussistenti tutti i presupposti della violazione:

  1. Il soggetto proveniva da un ente pubblico (Comune) incluso nel perimetro applicativo della norma;
  2. Negli ultimi tre anni di servizio, aveva esercitato poteri negoziali firmando la determina di affidamento;
  3. L’assunzione presso la società privata affidataria è avvenuta senza rispettare il periodo di “raffreddamento” di tre anni.

ANAC ha precisato che il divieto di pantouflage ha finalità preventive e non richiede la prova del dolo o della colpa.

La norma mira a tutelare l’imparzialità e a prevenire ogni possibile sviamento dell’interesse pubblico: anche solo la possibilità di un “premio postumo” da parte del privato mina la fiducia nella correttezza dell’azione amministrativa.

🚫 

Le conseguenze accertate

Con la deliberazione, ANAC ha dichiarato:

  • la nullità del contratto di lavoro stipulato tra la società e l’ex dipendente;
  • il divieto per la società di contrattare con il Comune per i successivi tre anni;
  • l’obbligo di restituzione dei compensi eventualmente percepiti.

🧱 

Violazione di una misura di mitigazione del rischio corruttivo

Il caso evidenzia una violazione diretta delle misure di prevenzione previste nei Piani Triennali Anticorruzione (PTPCT), in particolare:

  • la misura del periodo di “raffreddamento” ex art. 53, co. 16-ter, d.lgs. 165/2001;
  • il rispetto del patto di integrità, sottoscritto con gli operatori economici, che vincola anche i rapporti successivi alla conclusione del contratto.

Queste misure rappresentano strumenti fondamentali di mitigazione del rischio corruttivo, volti a impedire situazioni di commistione tra pubblico e privato e a garantire trasparenza, imparzialità e correttezza.

📣 

Messaggio ai dipendenti comunali

Questo caso è un monito per tutti i funzionari pubblici:

👉 chi, negli ultimi tre anni di servizio, ha esercitato poteri decisionali, autoritativi o negoziali non può essere assunto, collaborare o prestare consulenza a favore di soggetti privati destinatari di tali attività, per i tre anni successivi alla cessazione del rapporto di lavoro.

Il rispetto di tale divieto non è solo un obbligo giuridico, ma una garanzia di integrità istituzionale e di tutela della fiducia dei cittadini.

💬 

In sintesi

La delibera ANAC n. 369/2025 conferma che anche un singolo episodio di “pantouflage” costituisce una violazione grave delle misure di prevenzione della corruzione.

La corretta gestione del “periodo di raffreddamento” è parte integrante del sistema di governance etica e trasparente della pubblica amministrazione.

Quanto è stato utile questo post?

Clicca su una stella per valutarla!

Voto medio 5 / 5. Conteggio dei voti: 2

No votes so far! Be the first to rate this post.

GIANNI SANNA

Consulente Dasein. Formatore. Esperto in Programmazione, Anticorruzione , Trasparenza e Privacy. Responsabile Protezione Dati (RPD/DPO).

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Proudly powered by WordPress | Theme: Content by SpiceThemes

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com